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Dio Pan

Dio Pan

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Sku: STABRAPAN1

Resoconto

Riproduzione Tecnica Fusione in bronzo.

dimensioni 11x5x6 cm

Riproduzione Tecnica Fusione in bronzo.

dimensioni 11x5x6 cm

Dio Pan Il dio Pan era, nella mitologia greca, una divinità non olimpica, mezzo uomo e mezzo caprone. Era solitamente riconosciuto come figlio del dioErmes e della ninfa Driope. Il nome Πάν deriva dal greco paein, cioè “pascolare”, e infatti Pan era il dio pastore, il dio della campagna, delleselve e dei pascoli. Il nome è però simile a πᾶν, che significa “tutto”[1]. La figura mitologica ricalca l’eroe solarevedico Pushan, il cui nome, dal verbo sanscrito pūṣyati, significherebbe “colui che fa prosperare”. Inoltre è assimilato a Phanes (Φάνης, da φαίνω phainō , “che porta la luce”), altro nome di Protogonos (Πρωτογόνος, “primo nato”). In alcuni miti infatti è descritto come il più antico degli Olimpi, se è vero che aveva bevuto con Zeus il latte da Amaltea, allevato i cani di Artemide e insegnato l’arte divinatoria ad Apollo. Venne inoltre notoriamente associato a Fauno, versione maschile (poi figlio, fratello o marito, a seconda del mito) di Fauna, e come tale era lo spirito di tutte le creature naturali, più tardi legato anche alla foresta (della quale invece il dio era Silvanus), all’abisso, al profondo. Dal suo nome deriva il termine timor panico, poiché il dio si adirava con chi lo disturbasse emettendo urla terrificanti, provocando così una incontrollata paura, il panico, appunto. Alcuni racconti ci dicono che lo stesso Pan venne visto fuggire per la paura da lui stesso provocata. Ma il mito più famoso legato a questa caratteristica è la titanomachia, durante la quale Pan salva gli Olimpi emettendo un urlo e facendo fuggire Delfine. Plutarco nel suo De defectu oraculorum racconta di come Pan sia stato l’unico dio a morire. Durante il regno di Tiberio (14–37), la notizia della sua morte venne rivelata a tale Tamo (Thamus), un mercante fenicio che sulla sua nave diretta in Italia sentì gridare, dalle rive di Paxos: “Tamo, quando arrivi aPalodes annuncia a tutti che il grande dio Pan è morto!”. Gli studiosi si dividono tra il significato storico e quello allegorico. Secondo Robert Graves, per esempio, il grido non fuThamous, Pan ho megas tethneke, “Tamo, il grande dio Pan è morto”, ma Tammuz Panmegas tethneke, “L’onnipresente Tammuz è morto”, cioè il dio babilonese della natura, a indicare così la fine di un’oscura era politeista, di cui aver “timor panico”, e l’inizio di un nuovo mondo sotto la luce di Cristo, morto appunto sotto l’impero di Tiberio (così Eusebio di Cesarea nel suo Praeparatio Evangelica).

Additional Information

Dimensions 6 x 5 x 11 cm
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